Compiti a casa: lo stress che mettono gli studenti. Novara ha la soluzione!

Sei un genitore o uno studente che si trova a fare i conti con i compiti delle vacanze? Sei un insegnante che si chiede se sia davvero giusto assegnare questi compiti? Bene, non sei l'unico. In questi giorni, il dibattito sui compiti a casa per le vacanze è tornato prepotentemente alla ribalta. Ma a cosa si deve questo stress legato ai compiti, alle verifiche e alle interrogazioni?

Stando a quanto afferma il pedagogista Daniele Novara, fondatore e direttore del Cpp (Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti), in un'intervista a Repubblica, la risposta sta nel modo in cui la scuola di oggi funziona.

La scuola di oggi: competizione o apprendimento?

Secondo Novara, la scuola attuale promuove la competizione più che l'apprendimento. Si basa sul principio che si impara solo sbagliando. Tuttavia, quando l'errore diventa una minaccia, come accade nelle prove Invalsi, gli studenti finiscono per temere di più l'errore rispetto all'apprendimento stesso, creando una paura che blocca.

Un nuovo approccio per gli insegnanti

Ma come si può risolvere questa questione? L'esperto suggerisce che gli insegnanti necessitano di un approccio diverso. Non si tratta solo di dare 'spiegoni' da ascoltare, ma di lavorare con il gruppo-classe, favorire la cooperazione e la collaborazione tra gli studenti e promuovere l'esperienza diretta.

Novara cita un esempio: uno studente di storia dell’arte dovrebbe avere l'opportunità di visitare monumenti e musei. Non è accettabile che uno studente che vive a Bologna ignori l’esistenza delle Sette Chiese.

Il ruolo dei genitori e le chat dei genitori

Non è solo la scuola a dover fare la sua parte. Novara sottolinea anche il ruolo dei genitori e l'impatto negativo delle chat dei genitori. Secondo lui, queste chat, che dovrebbero essere uno strumento di servizio, sono diventate un pollaio, creando disagio a tutti. Secondo l'esperto, dovrebbe essere vietato l’utilizzo promiscuo di queste chat.

Consigli ai genitori per aiutare i propri figli

Novara offre alcuni consigli ai genitori per aiutare i propri figli. Il genitore deve lavorare sulle autonomie del bambino o della bambina. Devono essere incoraggiati a fare delle esperienze, invece di lasciarli davanti a un tablet.

In definitiva, il dibattito sui compiti a casa per le vacanze solleva questioni più profonde riguardanti il sistema scolastico attuale e il suo bisogno di un cambiamento metodologico. E tu, caro lettore, cosa ne pensi di queste proposte per migliorare il sistema scolastico e il rapporto tra genitori, insegnanti e studenti?

Compiti a casa: lo stress che mettono gli studenti. Novara ha la soluzione!
Compiti a casa: lo stress che mettono gli studenti. Novara ha la soluzione!


"Non esiste libro tanto cattivo dal quale non si possa trarre qualche cosa di buono", ammoniva Miguel de Cervantes. Eppure, la scuola contemporanea sembra aver dimenticato questa saggezza, trasformando la ricerca del sapere in un'arena dove prevalgono ansia e competizione. Daniele Novara ci ricorda che l'errore è il più grande maestro, eppure lo stigmatizziamo fino a paralizzare i nostri giovani. L'incubo delle verifiche Invalsi e la pressione dei compiti a casa durante le vacanze sono solo la punta dell'iceberg di un sistema educativo che rischia di soffocare la creatività e la passione per l'apprendimento. È tempo di riconsiderare i metodi didattici, di valorizzare le esperienze pratiche e di ridare dignità all'errore. Che la scuola diventi un luogo di crescita e non di conflitto, un luogo dove i genitori collaborino costruttivamente e non si trasformino in giudici dei docenti e degli altri bambini. In fondo, se l'obiettivo è educare individui autonomi, critici e felici, come suggerisce Novara, allora è ora di riscrivere il libro dell'educazione, attingendo a tutto ciò che di buono può ancora offrirci.

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