Le nuove norme sull'imponibile della successione e donazioni in vita: ci sarà un grosso problema?

Sei uno di quelli a cui piace stare al passo con le ultime questioni fiscali? Bene, allora avrai sicuramente sentito parlare del dibattito che sta agitando il mondo legale e fiscale: il "coacervo". Questo termine, un po' ostico, si riferisce alla somma del valore di una donazione a quello di una successione, entrambe fatte tra le stesse persone ai fini fiscali.

Il coacervo e le sue implicazioni fiscali

La questione del coacervo sta creando non pochi grattacapi, influenzando le transazioni inter vivos (come stabilito dall'art. 57, comma I D.Lgs. 346/1990) e le dichiarazioni di successione. Secondo la legge attuale, il valore di ogni donazione fatta dal defunto dovrebbe essere sommato al valore totale netto dell'eredità (art. 8, comma IV, D. Lgs. 346/90). Questo quadro normativo complesso ha portato a nuove interpretazioni e sfide per chi lavora nel campo.

La risposta della Corte di Cassazione

Ma a fare chiarezza è stata la Corte di Cassazione. Nella sua recente sentenza del gennaio 2021, ha stabilito che il coacervo delle donazioni pregresse persiste nell'imposta sulle donazioni, confermando che tale istituto non è incompatibile con la franchigia esentasse e che la norma che lo regola (art. 57 TUS) è ancora valida.

Il coacervo successorio: un cambiamento in vista?

Ma quanto al coacervo successorio? Il CRT Piemonte ha aggiunto un elemento significativo, sostenendo che l'art. 8, comma IV TUS sia tacitamente abrogato e che l'Amministrazione non dovrebbe tassare le donazioni del defunto nell'ambito dell'imposta di successione. Se questa interpretazione dovesse essere accolta, potrebbe portare a un cambiamento importante nella tassazione delle successioni.

Il punto di vista dell'Agenzia delle Entrate

Ma c'è di più. Secondo l'Agenzia delle Entrate, nella sua Circolare n. 29/E del 19 ottobre 2023, il coacervo successorio non è più applicabile, mentre quello donativo continua ad esserlo, con alcune limitazioni temporali legate a una prassi ormai superata. Questa affermazione sembra aver placato, almeno per ora, il dibattito tra gli interpreti, in attesa di possibili sviluppi legislativi.

Verifica le fonti e consulta un esperto

Le nuove regole fiscali sulle successioni e donazioni stanno creando non poche questioni intricate. Grazie alle pronunce della Corte di Cassazione e alle indicazioni dell'Agenzia delle Entrate, però, sembra che stiamo facendo chiarezza. Ricorda comunque, è sempre consigliabile verificare le fonti e consultare un esperto prima di prendere decisioni importanti.

E tu, che ne pensi di tutto questo? Come vedi le nuove regole fiscali e il concetto di coacervo?

Le nuove norme sull'imponibile della successione e donazioni in vita: ci sarà un grosso problema?
Le nuove norme sull'imponibile della successione e donazioni in vita: ci sarà un grosso problema?


"Le leggi sono come le ragnatele: se qualcosa di leggero vi cade dentro resta presa, se c'è qualcosa di pesante la rompe" – Anacarsi. Questa massima sembra rispecchiare perfettamente il labirinto normativo che caratterizza il settore delle successioni e delle donazioni in Italia. La recente giurisprudenza, con le sue pronunce, ha tentato di fare chiarezza sull'argomento del coacervo, ma la sensazione è che il cittadino comune rimanga spesso intrappolato in una rete di regole complesse e talvolta contraddittorie.

La Corte di Cassazione, con la sua sentenza, ha cercato di ristabilire un ordine, confermando la validità del coacervo nelle donazioni. Tuttavia, la decisione del CRT Piemonte e la Circolare dell'Agenzia delle Entrate aggiungono nuove sfumature al dibattito, lasciando intravedere una possibile abrogazione tacita del coacervo successorio e mantenendo quello donativo con certe limitazioni temporali.

In un'epoca in cui la chiarezza e la semplicità dovrebbero essere i pilastri della normativa fiscale, ci troviamo davanti a un quadro ancora sfocato, dove le interpretazioni si susseguono e le certezze sono poche. È il momento di chiedersi se non sia giunto il tempo di una riforma che snellisca e renda più accessibile il sistema fiscale in materia di successioni e donazioni, per non lasciare che siano solo i più "pesanti" a rompere le ragnatele di una burocrazia intricata e i più "leggeri" a rimanervi impigliati.

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