Scopri come ottenere un bonus di 3.000 euro per le mamme lavoratrici: tutte le istruzioni dell'INPS

Ecco una notizia che farà sorridere molte mamme lavoratrici: il bonus promesso dal Governo Meloni è finalmente disponibile! Potrebbero essere fino a 3.000 euro in più nelle vostre tasche.

La Legge di Bilancio ha introdotto questo bonus, ma finora non avevamo ricevuto istruzioni operative dall'INPS. Ora, però, è stata pubblicata la circolare n.27 del 31 gennaio 2024 sul portale istituzionale dell'INPS, che fornisce tutte le informazioni necessarie. E c'è una notizia ancora migliore: anche se il bonus è stato attivato a febbraio, la prima mensilità non andrà persa.

Bonus per le mamme lavoratrici: fino a 3.000 euro

Il bonus per le mamme lavoratrici è davvero interessante, dato che può raggiungere fino a 3.000 euro! Questo bonus consiste in un'esenzione dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice, che rappresentano il 9,19% del salario. Questa agevolazione è rivolta alle lavoratrici con almeno due figli minorenni. Ma c'è una particolarità: questa misura sarà valida solo per il 2024. Dal 2025, infatti, il bonus sarà fruibile solo da lavoratrici con almeno tre figli sotto i 18 anni.

Per le lavoratrici con due figli, il bonus sarà disponibile fino a quando il figlio più piccolo non compie 10 anni. Mentre, per le lavoratrici con tre figli, il bonus sarà fruibile fino a quando il figlio più piccolo non diventa maggiorenne. Questa agevolazione riguarda tutte le lavoratrici con contratto di lavoro dipendente, sia nel settore pubblico che nel settore privato, purché abbiano un contratto a tempo indeterminato.

Come ottenere il bonus per le mamme lavoratrici

Ma come si fa per ottenere questo bonus? Secondo quanto riportato nella circolare INPS, le lavoratrici interessate dovranno comunicare al loro datore di lavoro la volontà di usufruire del bonus. Basterà fornire al datore di lavoro i dati anagrafici, compreso il codice fiscale, di tutti i figli. In questo modo, il datore di lavoro potrà comunicare all'INPS l'applicazione dello sgravio.

Se ti stai chiedendo che fine ha fatto la mensilità di gennaio, che è stata completata senza sgravio, l'INPS ha previsto la possibilità di arretrato. Quindi, con gli sgravi delle mensilità successive, le mamme lavoratrici potranno recuperare anche ciò che non hanno potuto ottenere a gennaio.

Non perdere questa grande opportunità! Ricorda sempre di consultare le fonti ufficiali per avere tutte le informazioni necessarie e assicurarti di avere i requisiti per ricevere questo bonus. Non lasciarti sfuggire fino a 3.000 euro in più!

Sono sicuro che molte di voi saranno felici di sapere che il bonus per le mamme lavoratrici è finalmente stato sbloccato e che le istruzioni operative sono state pubblicate dall'INPS. Questo bonus rappresenta una grande opportunità per le mamme lavoratrici. Ricordate di comunicare al vostro datore di lavoro i dati anagrafici dei vostri figli. E non preoccupatevi per la mensilità di gennaio: l'INPS ha previsto la possibilità di arretrati. Che ne pensate di questa nuova misura? Siete pronte a richiedere il vostro bonus?

Scopri come ottenere un bonus di 3.000 euro per le mamme lavoratrici: tutte le istruzioni dell'INPS
Scopri come ottenere un bonus di 3.000 euro per le mamme lavoratrici: tutte le istruzioni dell'INPS


"La vera questione non è se sia possibile sostenere le madri lavoratrici, ma se sia possibile non farlo." Questa frase, pur non essendo una citazione di un autore famoso, potrebbe ben rappresentare l'essenza del nuovo Bonus per le mamme lavoratrici introdotto dalla manovra finanziaria del Governo Meloni. L'attivazione delle istruzioni operative dell'INPS segna un passo avanti significativo verso il sostegno concreto alle famiglie italiane. L'agevolazione, che può raggiungere fino a 3.000 euro, non solo alleggerisce il carico fiscale delle lavoratrici, ma lancia un messaggio chiaro: il valore del lavoro femminile e della maternità deve essere riconosciuto e incentivato.

Nel 2024, l'eccezione che consente di accedere al Bonus anche con soli due figli minorenni, è un invito a riflettere sull'importanza di politiche inclusive che possano adattarsi alle diverse realtà familiari. Tuttavia, la vera sfida sarà mantenere e potenziare queste misure nel tempo, garantendo che non siano solo una boccata d'ossigeno temporanea, ma un percorso sostenibile di sostegno alla genitorialità. Resta da vedere se questa misura sarà sufficiente a stimolare una svolta culturale che ponga al centro il benessere delle famiglie e la parità di genere nel mondo del lavoro.

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